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Tools For After fa appello alla creatività italiana per rispondere a domande che riguardano l’intero pianeta, coinvolgendo settori in cui l’Italia è riconosciuta internazionalmente per stile e originalità dI proposte:

Tools For After è un progetto culturale risultato vincitore di un bando del Ministero degli Affari Esteri rivolto agli Istituti Italiani di Cultura del mondo. Il progetto è stato presentato dall'Istituto Italiano di Cultura di Melbourne.

Tools For After è un laboratorio di idee, soluzioni, progetti, strumenti e strategie per affrontare la pratica quotidiana di oggi e domani.

Il concorso: “Capitali della creativita’ italiana nel mondo” è una nuova iniziativa di promozione integrata ideata dalla Direzione generale per la promozione del sistema Paese (Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) 

Si tratta di un processo selettivo di valutazione di proposte progettuali inviate dalla Rete estera per la realizzazione di una serie di attivita’ di promozione integrata – concentrate in una determinata citta’ estera e in un periodo di tempo circoscritto – da strutturarsi nella forma di un “Festival della creatività italiana”. 

L’obiettivo e’ valorizzare la progettualita’ della Rete estera nella definizione di attivita’ di promozione dell’Italia e dare vita a nuovi formati – originati dalla Rete – di promozione e racconto della creativita’ italiana nel mondo, declinata nelle tre dimensioni economica, culturale e scientifica.

Il gruppo di valutazione – costituito dalla Direzione Generale per la promozione del sistema Paese, dalla Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale, dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie e dal Ministero della Cultura, ha selezionato i progetti dell’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, Tools for After, e del Consolato di Detroi, LoveItDetroit .

Tools for After risponde a interrogativi di grande attualita’ e avvertiti come necessari dalla societa’ civile.

Organizzazione
Istituto Italiano di Cultura di Melbourne

Ideazione e coordinamento
Angelo Gioè, direttore IIC Melbourne

Curatore
Maurizio Corrado

Consulenti
Raffaella Colombo, Antar Corrado, Alessandra Fabbri, Matteo Facello, Matteo Meschiari, Elisa Roncalli, Teo Sandigliano, Maurizio Sentieri, Carlo Vannicola

In collaborazione con
Università di Camerino, Scuola di Ateneo di Architettura e Design
Università di Trieste, Superstructures
IIT, Istituto Italiano di Tecnologia, Genova
Politecnico di Milano, Scuola di Design
Accademia di Belle Arti di Foggia
Accademia di Belle Arti di Verona
LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Rimini
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Area di Media Design, New Technologies e Set Design
ISIA, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza
ISIA, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze

DESIGN
Luca Alessandrini, Giuseppe Arezzi, Artifact Studio, Pierangelo Caramia, Maurizio Castelvetro, Nitzan Cohen, Design Friction Lab , Raffaella Colombo, Michele Daneluzzo, Formafantasma, Fucina Frammenti, Stefano Giovannoni, Alessandro Gorla, Dino Lorusso, Roberto Maci , Selenia Marinelli , Raffaele Marra, Edoardo Maccari, Ali Zinati, Maurizio Montalti, MHOX, Filippo Nassetti, Alessandro Zomparelli, Barbara Narici, Francesca Nori, Fabrizio Moiani, Francesca Parotti, Marts Design Team di ISIA Firenze, Marcantonio Raimondi, Giulia Soldati, Sovrappensiero Design Studio, Tarshito, TIP Studio, Alessandra Tuseo, Guido Venturini, ZP Studio, Michele Bragantini, Sebastiano Manfredini, Raffaele Oppido, Daniel Borghesi, Sofia Cappellari, Cavalli, De Martin, Topranin, Pauletti.

ARCHITECTURE
Mauricio Cardenas Laverde, Margherita Bertoli from Arundo Art, Matteo Mannini from Canya Lab, Barbara Narici and Maddalena Ferraresi di Geologika Collettiva, Eliana Baglioni, Selenia Marinelli, Valentina Sumini, Massimo Iosa Ghini, Massimo Mariani.

In collaborazione con La School of Art del RMIT
La School of Art del RMIT è un centro internazionale per l’innovazione e la diversità nelle discipline dell’arte e della fotografia. La Scuola si impegna profondamente nei confronti dell’azione per il clima, della giustizia sociale, delle pratiche democratiche inclusive e segue un percorso di riconciliazione con i popoli delle Prime Nazioni attraverso le pratiche artistiche e fotografiche.
“Attraverso il sostegno a progetti come Tools for After, speriamo di diversificare le reti interdisciplinari nazionali e internazionali e di contribuire allo sviluppo di nuove conoscenze che possano essere applicate alle pratiche di apprendimento, insegnamento e ricerca relative a sfide come il cambiamento climatico.” (Kit Wise)

Il professor Kit Wise, preside della School of Art, ha dichiarato che il loro impegno con il festival si basa sulla convinzione condivisa che l’arte e la pratica creativa offrano una visione unica delle tecnologie emergenti e del loro potenziale.

“Nella School of Art, la sperimentazione attraverso la pratica creativa con tecnologie vecchie e nuove è alla base del nostro insegnamento e della nostra ricerca. Attraverso progetti come questo, speriamo di guardare alle possibilità future, trasmettendo alla prossima generazione di professionisti e innovatori una particolare attenzione verso coloro che provengono da contesti diversi”.